Parco Nazionale del Circeo (Lago di Fogliano) - 1° Maggio 2005 L'area del Borgo di Fogliano, sulle rive dell'omonimo lago, si trova nel settore settentrionale del Parco Nazionale del Circeo, nel territorio del Comune di Latina. La sua rilevanza non è solo naturalistica, ma anche storica ed architettonica: in questa zona sono stati rinvenuti raschiatoi, punte di freccia ed altre tracce della presenza dell'uomo a partire dalla preistoria. I Romani realizzarono importanti opere di bonifica, trasformandola in un centro di allevamento e pesca, costruendo piscine e canali per sfruttare al meglio le ricchezze del lago. Dopo un periodo di abbandono, l'area di Fogliano, divenuta d'influenza pontificia, rifiorisce. Sermoneta, Ninfa ed i laghi costieri di Fogliano e Caprolace, costituiscono un unico fiorente possedimento che Papa Bonifacio VIII (Benedetto Caetani - 1294), affida alla famiglia Caetani, che realizzò anche l'Orto Botanico di Villa Fogliano. Esso nacque come giardino esotico alla fine dell'800, per volontà di Ada Wilbraham, moglie di Onorato Caetani, che vi introdusse specie esotiche, in particolare palme. Negli anni '20, nell'Orto Botanico di Fogliano, venendo a mancare la manutenzione, iniziò spontaneamente un processo di naturalizzazione, che ha creato una situazione unica nel suo genere, con specie mediterranee (leccio, palma nana, alloro), che affiancano le palme, gli eucaliptus e le araucarie. Le particolari condizioni climatiche fanno sì che alcune di queste specie si rinnovino spontaneamente, arricchendo così la varietà biologica della zona. La famiglia Caetani arricchisce l'area di nuovi edifici: è del 1742 la costruzione della casina di caccia, nata per ospitare il Conte d'Albany ed il Cardinale di York, nipoti di Giacomo II di Stuart, durante le loro battute di caccia. Nel 1877, vengono costruite la villa padronale e la cosiddetta "Villa Inglese". Successivi rimaneggiamenti hanno portato ad un totale mutamento nell'architettura della villa padronale e della casa di caccia, che attualmente costituiscono un corpo unico, inglobante i resti dell'antica chiesa di S. Andrea, in seguito sostituita da una chiesetta in stile neogotico situata nei pressi della villa. Nei pascoli, tra la vegetazione dominata dai giunchi, spiccano le sagome dei bufali. A questo animale così tipico del paesaggio pontino, si accompagnano presenze interessanti quali aironi guardiabuoi, falchi di palude, gru ed oche e specie più "comuni" come pavoncelle, allodole e chiurli. Le sponde, che ospitano una vegetazione del tutto particolare (salicornia, inula, tamerici), sono animate da piccoli uccelli (piro piro, pantane, piovanelli, cavalieri d'Italia ecc.), intenti alla ricerca del cibo. Gli specchi d'acqua sono affollati da anatre e cormorani. Dal 2 Luglio 1975 il comprensorio è parte integrante del Parco Nazionale del Circeo e, dal 1978, le zone umide del Parco, vengono incluse nell'elenco delle "Zone Umide di Interesse Internazionale" (Convenzione di Ramsar, 1971). Oggi il recupero degli edifici storici del Borgo offre ai visitatori attrezzate strutture per la fruizione: un Centro di educazione ambientale, un Museo Ornitologico e la sede del Parco Letterario di Omero. (Tratto da pubblicazioni realizzate a cura dell'Ufficio Naturalistico P.N.C.) |